Non solo una questione di moda, ma un progetto nato dalla collaborazione fra Alta Roma e ITC (International Trade Centre), agenzia dell ONU e del WTO che coinvolge e sostiene le aziende che vogliono produrre moda responsabile nelle comunità più svantaggiare dell’Africa sub-Sahariana, per fornire un contributo concreto alla riduzione della povertà, all’emancipazione e al rafforzamento del ruolo delle donne, senza rinunciare alla qualità, alla creatività e allo stile dei prodotti.
ITC si impegna a far parte del mondo delle aziende, nazionali e internazionali, nel settore della moda e grazie alla manifestazione Ethical Fashion partecipa attivamente a discussioni e dibattiti sulla moda “etica” dando visibilità a realizzazioni e creazioni di stilisti che, con entusiasmo, sono entrati a far parte del progetto: il marchio banuq di Marina Spadafora, Mauro Pavesi e Davide Grazioli, lo stilista ghanese Kofi Ansah e Ilaria Venturini Fendi con Carmina Campus.
Grazie anche ad Alta Roma, questi stilisti lavorano congiuntamente a piccole aziende di paesi poveri come Mali, Ghana, Uganda, Cameroun, dimostrando che il mondo della moda, superato il clichè consumistico, partecipa attivamente alla causa contro lo sfruttamento del lavoro, l’impoverimento graduale dei paesi più poveri(gravati dal peso della globalizzazione), rilanciandone l’economia e offrendo opportunità lavorative.
Sulle passerelle del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, il 13 Luglio, ha sfilato la collezione di abbigliamento femminile e maschile di banuq, realizzata con materiali biologici provenienti da una filiera produttiva interamente africana, in linea con il concetto di fair trade. Giacche pantaloni e trenche: uno stile raffinato e il gusto dell’alta moda si uniscono ad concept ecologicamente sostenibile che contribuisce allo sviluppo economico e sociale in Egitto, Etiopia e Tanzania.
Lo stilista ghanese presenta “African Summer Hi-life collection”,collezione che diffonde un messaggio ecologico-ambientale, presentando colori, sfumature e tessuti naturali che richiamano la natura e l’atmosfera africana..
Il rilancio della manifattura a mano da parte della popolazione, con la lavorazione di abiti da sera e cocktail realizzati con cotoni e sete hanno lo scopo di unire all’abilità manuale dei singoli artigiani, lo sfruttamento della forza lavoro, stavolta inteso come rilancio dell’economia locale.
Ilaria Venturini Fendi si è avvalsa della collaborazione di Alta Roma e ITC per portare avanti il progetto Carmina Campus in Cameroun e ha presentato in anteprima nella sua boutique RE(f)USE, di via Fontanella Borghese, una selezione dei suoi “pezzi unici”: accessori, oggetti e arredi realizzati con materiali riciclati o di riuso.
Congresso Mondiale sul Cotone Organico dal tema: ‘Dalla Moda alla Sostenibilità’ ha lo scopo di presentare i progressi del progetto Ethical Fashion.
Nicoletta Fiorucci, Presidente di Alta Roma, ha dichiarato: “ Mi rende molto orgogliosa poter assistere alla crescita di questo importantissimo progetto che in questa edizione gode del patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La Responsabilità sociale di impresa tema che mi vede da anni impegnata in prima persona assume, ancora una volta, concretezza attraverso questa iniziativa che è perfettamente in linea con i valori dell’attuale ordine economico internazionale. Auspico che tale progetto possa essere percepito nella sua reale portata dal Governo e dalla Cooperazione italiana e così avvalersi del loro prezioso contributo.”