Anche il Made in Italy sceglie di essere sostenibile.
La moda, oggi, seguendo l'esempio di altri settori del design e non solo, è sempre più sensibile ai temi dell'ecologia e della salvaguardia dell'ambiente, tanto da decidere di intraprendere azioni concrete, mirate verso il green, che vadano a coinvolgere non solo gli stilisti e i relativi brand, ma l’intera filiera produttiva.
Questo è stato, in breve, il tema del convegno Sustainable Fashion: an industry r-evolution, organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e dal Consolato Generale Britannico di Milano, per presentare i risultati della prima indagine sulla responsabilità ambientale e sociale della moda e per capire come e dove cambiare.
Un cambio di rotta che si è reso necessario, visti anche i risultati dell'indagine.
Secondo questa ricerca, infatti, le imprese e i marchi, soprattutto del settore lusso, per mantenere la propria competitività sul mercato globale, dovranno puntare sempre di più sui temi della responsabilità sociale e della protezione ambientale, continuando, comunque, ad offrire, sempre, quella qualità che da sempre caratterizza la produzione del Made in Italy.
Una svolta ecologica e intelligente, che non potrà non giovare all'ambiente, ma anche alle vendite.